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Interni - La popolazione ha così accolto le vittime dell'esplosione nel giorno dei funerali

“Con rabbia e dolore Viareggio vi porterà nel cuore”

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Sono da poco passate le 11. Uno stadio, quello dei Pini, gremito di gente. Nessuna occasione di festa o celebrazione sportiva. Oggi non c’è niente per cui ridere.

E’ l’inizio dei funerali in memoria delle vittime dell’esplosione di un vagone carico di Gpl nella stazione di Viareggio. Un minuto di silenzio e poi tutto è cominciato. Una celebrazione di commemorazione per le 22 vittime della strage.

Dopo il minuto di silenzio, sono entrati i feretri coperti di rose bianche, accolti da un lunghissimo applauso delle oltre diecimila persone, che hanno voluto dare l’ultimo, commosso saluto e manifestare solidarietà alle famiglie degli scomparsi.

A uno a uno sono stati detti i nomi delle vittime, sette delle quali sono state traslate in Marocco.

Le bare, portate a spalla da rapresentanti delle istituzioni locali, sono state allineate al centro del campo. Davanti a tutte le due piccole e bianche, quelle dei fratellini Luca e Lorenzo Piagentini, e nel mezzo la mamma Stefania.

Appena dopo l’inizio sono arrivati, nello stadio, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani.

Il canto è stato affidato al tenore Andrea Bocelli. Fuori dallo stadio, uno striscione di circa trenta metri: “29-06-09 con rabbia e dolore Viareggio vi porterà nel cuore”.

7 luglio, 2009 - 14.37