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E’ ritornata in Italia la salma del parà Alessandro Di Lisio


</p> <p>Gianfranco Fini</p> <p>

Gianfranco Fini

E’ ritornato in Italia Alessandro di Lisio.

Il C130 dell’Aeronautica militare che ha riportato in Italia la salma del caporalmaggiore Di Lisio, il para’ ucciso due giorni fa in Afghanistan è atterrato alle 8,54 all’aeroporto militare di Ciampino.

Ad attenderlo i famigliari del militare: la mamma Addolorata, il papà Nunzio, le sorelle Maria e Valentina e la fidanzata Mariangela.

Presenti, oltre ai famigliari, anche le autorità politiche e militari: il presidente della Camera Gianfranco Fini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il capo di stato maggiore della Difesal’ammiraglio Vincenzo Camporini, il capo di stato maggiore dell’Esercito il generale di corpo d’armata Fabrizio Castagnetti e l’ordinario militare monsignor Vincenzo Pelvi.

Dopo le note del “Silenzio”, il feretro, avvolto dal tricolore, è stato trasferito a spalla da sei paracadutisti all’auto che lo porterà al centro di medicina legale per l’autopsia.

In serata la salma sarà trasferita a Campobasso, la città in cui il parà 25enne era nato. La camera ardente sarà allestita nella caserma Pepe, mentre i funerali in forma solenne sono previsti domani, alle 16,30 nella cattedrale cittadina.