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Caso Sandri - Fase finale del processo del tifoso ucciso sull'autostrada

Il Pm: “La versione di Spaccarotella è inverosimile”

<br /> Gabriele Sandri

Gabriele Sandri

Si è giunti ormai alla fase finale del processo a carico di Luigi Spaccarotella, l’agente della Polstrada accusato di omicidio volontario per la morte del giovane tifoso laziale Gabriele Sandri.

Il ragazzo è stato ucciso da un colpo di pistola la mattina dell’11 novembre 2007 nell’area di servizio dell’A1 di Badia al Pino vicino ad Arezzo.

Quella dell’agente è una versione “abborracciata e inverosimile, che arriva al parossismo – ha detto il pm Giuseppe Ledda nella sua requisitoria – Un tentativo maldestro che lo affossa definitivamente”.

Per il pubblico ministero le dichiarazioni rilasciate da Spaccarotella nell’imminenza del fatto sono state ”false”, e in seguito ”l’imputato non ha accettato l’esame in aula”, perché ”chi racconta una storia costruita a tavolino ha paura delle contestazioni”.

Il pm ha voluto ricostruire la scena e ha impugnato in aula una replica della pistola Beretta, che era stata usata dal poliziotto quella mattina.

Ha mimato il gesto che egli avrebbe compiuto, tendendo il braccio destro parallelamente al terreno: ”Non ha rilevanza se l’altra mano era sull’arma, sul braccio o al polso – ha asserito Ledda – non c’è alcuna differenza”.

La sentenza è attesa per sabato, ma forse slitterà alla settimana prossima.

9 luglio, 2009 - 16.26