Roberto Maroni
Sempre più distanti. Il presidente della Camera Gianfranco Fini rimarca le sue posizioni che sempre più spesso divergono da quelle degli alleati leghisti.
Parlando durante la riunione dei capigruppo di Montecitorio, ha infatti definito la lettera du Napolitano sulla legge sulla sicurezza, “politicamente incisiva”.
I capigruppo di Pd, Udc e Idv hanno rinnovato al governo la richiesta di riferire al Parlamento sul tema. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha detto che il governo valuterà questa richiesta, anche se nel comunicato diffuso ieri da palazzo Chigi è stato espressamente detto che si terrà conto dei rilievi del Quirinale.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intanto, stamattina ha annunciato, a Stoccolma per la riunione del Gai (consiglio informale Giustizia e Affari Interni) che in attuazione della legge si terrà conto delle osservazioni del Quirinale e che il decreto attuativo sulle ronde sarà presto pronto.
Maroni ha ribadito di essere soddisfatto della promulgazione delle legge. Un provvedimento che porterà voti al Carroccio, ma che priorità sarà, appunto, e l’applicazione immediata della stessa, “cosa che intendo fare cominciando con la norma sui volontari per la sicurezza, le cosiddette ronde, che emanerò non appena la legge viene pubblicata sulla Gazzetta ufficiale”.