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Il presidente della Regione in un'intervista al Messaggero di Frosinone: "I due scali sono compatibili"

Aeroporto, Marrazzo: “Viterbo non deve temere nulla”

<p>Piero Marrazzo</p>

Piero Marrazzo

Il presidente Marrazzo esce allo scoperto sulla questione aeroporto. E lo fa in un articolo del “Messaggero” di Frosinone. Allineandosi al punto di vista del commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani, secondo cui aeroporto di Viterbo e di Frosinone possono convivere.

“Antonio Tajani – dichiara Marrazzo al Messaggero – ha un punto di osservazione che gli consente fare analisi equilibrate e approfondite, non c’è dubbio che uno degli assi per uscire dalla crisi sono le infrastrutture e tra queste gli aeroporti regionali.
E’ per questo – spiega Marrazzo – che la Regione ha deciso di entrare nella società Aeroporto di Frosinone, per questo ho già firmato per avviare la convocazione della conferenza di servizio, subito dopo ci dovremo occupare del bando. E’ il momento di accelerare”.

Il presidente della Regione ammette di non essere stupito dall’attivismo di Frosinone.

“Anche noi abbiamo ingranato la sesta, per Frosinone e per Viterbo con il bando per la ferrovia con 400 milioni di fondi europei e con gli altri 600 stanziati dal Governo”.

E Viterbo?

“Non deve temere nulla – dice il presidente della Regione, nell’intervista -. Noi abbiamo dato sempre una risposta razionale su questo argomento.

Roma e il Lazio hanno un hub per il sistema paese e per il sistema dei territori: Fiumicino, un hub intercontinentale per il mediterraneo; Viterbo che ospiterà a nord l’aeroporto internazionale per i low cost; poi serviva un buon aeroporto regionale, scelta che era di competenza della Regione: su questo le polemiche non hanno senso. Noi abbiamo scelto Frosinone, lo abbiamo fatto tenendo sempre informato il governo e il commissario Tajani.

Su questo non si possono fare battaglie di parte, questa è una battaglia di tutto il Lazio. Latina avrà la Roma-Latina, Rieti avrà risposte con la Salaria, e Frosinone avrà l’aeroporto regionale.

Ci è voluto del tempo per definire il quadro, adesso abbiamo accelerato. Dopo la promulgazione della legge finanziaria nomineremo il nostro rappresentante in Adf, sarà un uomo di grande spessore.

Ringrazio il presidente Giacomo D’Amico e l’assessore Scalia per quello che hanno fatto. Ne ho già parlato con lannarilli e ho offerto la mia collaborazione: l’infrastruttura sarà studiata e progettata di concerto con il territorio”.
Poi un accenno all’inizio dei lavori.

“Per Viterbo – spiega il presidente sempre al Messaggero – noi partiremo con i lavori della ferrovia, spetta invece ad Aeroporti di Roma dare risposta sullo scalo aereo.

Marcheremo stretti Adr perché svolga le sue attività consentendo all’aeroporto di Viterbo di nascere di pari passo con quello di Frosinone.

L’antagonismo su questo lo lascio a chi è incompetente. Voglio arrivare alla chiusura della legislatura con opere che partono, nella progettazione o nella realizzazione. Così il Lazio, quando ripartirà l’economia mondiale, quando anche in Italia ci sarà la ripresa, proprio grazie al sistema di queste infrastrutture sarà la prima area ad alzare le vele.

Ci abbiamo messo un po’, ma ora si capisce qual era il nostro progetto, non ci piace il chiacchericcio ma le opere concrete. Soprattutto in agosto».







14 agosto, 2009 - 14.11