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Omicidio Poggi, Stasi ha un alibi

 

<p>Alberto Stasi</p>

Alberto Stasi

Omicidio Poggi, Alberto Stasi ha un alibi.

Il giallo di Garlasco, a due anni dalla morte di Chiara Poggi, si complica: i periti della difesa, dell’accusa, della parte civile e del giudice sono concordi nel dire che il computer di Alberto Stasi, l’indagato, è stato usato al momento del delitto. 

Dagli accertamenti eseguiti sul pc di Stasi risulterebbe che qualcuno, presumibilmente lo stesso indagato, avrebbe visualizzato foto e filmati porno e salvato file word (probabilmente la tesi) tra le 10.20 e le 12.20 del 13 agosto 2007. Il giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi. 

Il computer dell’indagato è stato analizzato da otto tecnici.

In passato Stasi aveva già detto di essere innocente, affermando di trovarsi davanti al computer, al momento dell’omicidio. 

Sarebbe stato un errore involontario dei carabinieri del Ris a non avvalorare le dichiarazioni di Stasi. 

Nel controllare le immagini pornografiche, i tecnici dell’Arma avrebbero cancellato l’apertura e la chiusura dei file word. 

I periti informatici che hanno eseguito i recenti accertamenti, invece, hanno  seguito una procedura diversa, che ha permesso loro di constatare l’utilizzo del computer tra le 10.20 e le 12.20. Un particolare che stravolge le indagini e mette non poco in imbarazzo la procura.

La nuova perizia mette in discuassione l’ipotesi accusatoria che, secondo quanto affermato in aula dal pm Rosa Muscio, il delitto è stato compiuto tra 10.30 e le dodici. 

Al contrario. Secondo gli accertamenti del medico legale, Chiara potrebbe essere stata uccisa tra le 11 e le 11.30. Insomma, proprio quando Stasi si sarebbe trovato davanti al suo computer. 

Ma Stasi non può ancora are i salti di gioia. I suoi stessi avvocati, infatti, sostengono, sulla base delle indagini dei loro consulenti tecnici, che il delitto sia avvenuto tra le 9 e le dieci.