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Sacconi: “Salari differenziati o niente sgravi”

<p>Maurizio Sacconi</p>

Maurizio Sacconi

Salari differenziati o stop agli sgravi per la parte variabile delle retribuzioni.

E’ quanto affermato dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervistato dal “Corriere della Sera”.

Il ministro ha sottolineato, tramite il quotidiano milanese, che “una giusta distribuzione della ricchezza si fonda sul riconoscimento dei meriti e dei bisogni”.

“I salari vanno differenziati perchè non siamo uguali – si legge nell’intervista a Sacconi -. Il banco di prova autunnale, con i primi con tratti di metalmeccanici, alimentaristi, chimici e comunicazioni, sarà l’attuazione dell’accordo sottoscritto da tutti tranne che dalla Cgil”.

Secondo il ministro del Welfare, infatti, “meno il contratto nazionale sarà invasivo, più ci sarà spazio per il contratto aziendale, detassato al 10%”.

Ciò, precisa Sacconi, non vuol dire fare ricorso alle gabbie salariali, come proposto dalla Lega.

“Il Carroccio, spiega il ministro, è d’accordo con il nuovo modello. Nessuno ha parlato di gabbie salariali”.