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Televisione -Schifani: "La Rai deve stare attenta al buon gusto"

Il governo apre un’istruttoria su Annozero

<p>Michele Santoro</p>

Michele Santoro

Il caso “Annozero” non si chiude. Il viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani ritiene di dover aprire “una fase istruttoria ai sensi dell’articolo 39 del contratto di servizio, in base al quale il ministero ha l’obbligo di curare la corretta attuazione del contratto stesso.

Nell’ambito del potere di verifica previsto da tale articolo, che consente al ministero di chiedere in qualsiasi momento alla Rai informazioni, dati e documenti utili si terrà un incontro fra ministero e i vertici Rai”.

“Al termine di tale procedura – spiega una nota del ministero -, in virtù del potere d’impulso conferito dalla legge al ministero, si valuterà se richiedere l’intervento dell’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per l’applicazione delle sanzioni previste, ai sensi dell’articolo 48 del Testo unico della radiotelevisione, in caso di violazione degli obblighi di servizio imposti alla Rai. Sanzioni che possono arrivare fino ad un 3% del fatturato dell’azienda”.

La Rai è un servizio pubblico e come tale è tenuta a dare ai cittadini un’informazione, una critica politica sempre attenta al buon gusto e a quello che interessa effettivamente.

Quindi, secondo il presidente del Senato Renato Schifani, “niente gossip e niente cattivo gusto: quello che mi preoccupa è che l’imbarbarimento della politica si stia spostando anche sul mezzo televisivo”.

“La vicenda di “Annozero” fa comprendere in tutta la sua gravità lo stato della democrazia in Italia. Tutti i ministri obbedienti al loro padrone, Silvio Berlusconi, continuano ad attaccare la trasmissione calpestando ruoli e regole. I pochi spazi di libera informazione del servizio pubblico radiotelevisivo sono sotto assedio, come avviene nei peggiori regimi”.

Lo afferma, in una nota, il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Per queste ragioni – conclude – l’Italia dei Valori lunedi presenterà sia un’interrogazione sull’operato del ministro Scajola, sia una mozione che impegni il governo a rispettare il pluralismo dell’informazione”.

26 settembre, 2009 - 15.58