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Politica -Niccolò Ghedini promuove Galan e critica l'estrema chiusura del Carroccio

“La Lega è medievale e autarchica”

<p> Umberto Bossi</p>

Umberto Bossi

“La Lega aspira a un mondo frammentato, quasi feudale e di città-stato, e vagheggia una sorta di autarchia”.

Niccolò Ghedini, consigliere giuridico del presidente del Consiglio, ha usato parole forti per rilanciare la candidatura di Giancarlo Galan alla presidenza della Regione Veneto.

L’avvocato di Silvio Berlusconi ha dunque voluto dare l’immagine di una Lega ancorata a una visione medioevale e ai localismi per dire all’”ottimo alleato”, come lui stesso lo ha definito, che non ci può essere miglior leader in Veneto che Giancarlo Galan”.

La dichiarazione di Ghedini non è piaciuta al ministro leghista Roberto Calderoli che non l’ha presa bene anche se, poi, per rispondere, ha usato l’ironia: “Lega medioevale? Ghedini viene dalla pianura, da Padova, e quando sale in montagna evidentemente ha qualche deficit di ossigenazione. Quindi farebbe bene a fermarsi prima di lanciarsi ad alta quota. Tende a straparlare come testimoniano le sue uscite sul premier”.
Pronta la puntualizzazione di Ghedini: “I toni e i modi di Calderoli non meritano risposta”.

Sul lancio della candidatura di Galan, presumibilmente alternativa a quella di un leghista medioevale, Calderoli si è fatto serissimo: “E’ ora che Berlusconi tiri le orecchie a quanti in questi giorni spuntano come funghi per sostenere la candidatura di Galan. Se si ascolta Ghedini noi siamo d’accordo e ben felici di correre da soli e con il nostro candidato”.

Eppure, quella di Ghedini non è stata un’uscita improvvisata. Lui stesso conferma che, al convegno ha seguito una traccia scritta. Anche quando ha criticato la proposta della Lega di insegnare il dialetto nel le scuole: “Io sono veneto e amo il dialetto, è meglio conoscerlo perché è la nostra storia e le nostre radici. Ma non è il futuro. Il futuro non è andare a parlare con la lingua dei nostri padri che pure dobbiamo conoscere. Andiamo al G8 parlando come Goldoni?”.

A spalleggiare Ghedini c’è Fabio Granata, finiano di ferro: “Una volta tanto Ghedini ci ha azzeccato perché sottolineare il paradigma della Lega, tutto chiuso in un modello quasi tribale, sottolinea la forza ma anche la debolezza del partito di Bossi”.

21 settembre, 2009 - 10.36