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“Ma quale dittatura? Siamo in libertà di calunnia”

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

 

“Più che in dittatura siamo in libertà di calunnia”.

Così Silvio Berlusconi si è espresso sul tema della libertà di stampa, dall’inaugurazione della Fiera del tessile a “Milano unica”.

“Un dittatore di solito prima attua la censura e poi chiude i giornali – afferma Berlusconi -. In questi giorni in Italia si è dimostrato che c’è stata la libertà di mistificare, calunniare e diffamare. Questa non è una dittatura”.

Il premier è poi intervenuto sulla questione della concessione del credito da parte delle banche.

“Non possiamo accusare indiscriminatamente i direttori di banca che magari di fronte a certe situazioni aziendali sono timorosi rispetto alla concessione del credito – ha detto -. Dobbiamo anche metterci nei panni delle banche.

Mio padre era direttore di banca – ha aggiunto il premier – e mi diceva che le banche, siccome fanno credito con i soldi dei risparmiatori, devono fare buon credito e non cattivo credito”.

Comunque, secondo il presidente del consiglio, le aziende che non riescono ad avere una risposta alla loro domanda di credito, sarebbero una percentuale minima.