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Tanto cibo, ma tanta fame

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L’edizione online del New York Times [2]apre il giornale con il racconto delle imprese di Norman Borlaug. Lo scienziato che ha dato avvio alla cosiddetta Rivoluzione verde e che ha permesso di potenziare le coltivazioni dei paesi in via di sviluppo per contrastare la fame.

Lo scienziato, che è morto all’età di 95 anni lo scorso 12 settembre, è stato dichiarato dalle Nazioni Unite, nell’ambito del World food program, l’uomo che ha salvato più vite nella storia del progetto.

Dichiarazioni che però trascurerebbero il fatto che oggi, sempre secondo le Nazioni Unite, un miliardo di persone nel mondo ancora muore per fame. Allora come mai tante persone affamate anche quando gli agricoltori producono, almeno in teoria, cibo a sufficienza almeno per alimentare ogni persona sul pianeta.

Secondo quento si legge, le risposte sarebbero complesse, tanto da coinvolgere tutti gli aspetti della vita: dalla politica agricola americana alla corruzione; dalla povertà al cambiamento climatico. Fino alla siccità, che è ora una delle principali cause.
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“Quando si tratta di soddisfare la voglia di cocaina Kerry Katona si affida al naso di sua madre”. E’ l’attacco dell’articolo di apertura del quotidiano online The Sun [4], che racconta una choccante storia. Uno strano rapporto madre-figlia.

Entrambe con problemi di droga alle spalle. Kerry, la figlia, famosa popstar inglese la cui carriera è ultimamente declinata. Portando anche al fallimento del suo matrimonio. Sue, la madre che invece di aiutarla a superare il “vizietto” le fornisce la cocaina. Del resto, si legge nell’articolo è stata la stessa Sue a darle per prima delle pasticche di anfetamina all’eta di 14 anni, catapultandola nel monmdo della droga.

Kerry, filmata in un video che poi è stato diffuso da alcuni network britannici, avrebbe negato tutto. Avrebbe negato di essere lei in quel video, che invece la ritrae chiaramente. Intorno a questa storia si è cercato di spegnere i clamori, soprattutto perché ci sono di mezzo i figli della giovane donna, che potrebbero essergli allontanati per i suoi comportamenti poco consoni a quelli di un genitore.

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Tono più serio in apertura di Le Monde [5], che titola con l’incontro che Barak Obama ha organizzato per martedì a New York e al quale prenderanno parte il leader israeliano Benjamin Netanyahu e quello palestinese Mahmoud Abbas, per “preparare aprire la strada ai negoziati in medio Oriente”.

Secondo quanto si legge, lo scopo sarà quello di creare un ambiente favorevole alla ripresa delle trattative, che permetta una pacificazione nelle aree israelo-palestinesi. I due leader mediorientali hanno confermato la loro presenza, ma hanno fatto sapere, da entrambe le parti, che questa non è da considerarsi una tragua.

In particolare Abbas ha spiegato che “finché non cesserà l’occupazione dei territori della Cisgiordania da parte di Israele non ci sarà possibilità di dialogo”.

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Si parla di Italia nell’edizione on line del quotidiano spagnolo El Pais [6]. “L’Italia si prepara al dopo Berlusconi”. Questo il titolo dell’artricolo si fa riferimento alla puntata di Ballarò di giovedì scorso, che aveva come ospite il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che secondo il quotidiano sarebbe uno dei possibili  capi futuri del Pdl.

L’episodio raccontato si riferisce alla domanda del conduttore Floris al ministro. Il presentatore ha chiesto a Tremonti di elencare i successi del premier da un anno e mezzo a oggi. Ma, secondo quanto si legge, il ministro non avrebbe fatto altro che esaltare il suo saggio sull’economia, senza fare menzione del premier.

A conclusione Floris avrebbe sentenziato, ironicamente: ” Allora l’unica cosa buona che avrebbe fatto Berlusconi sarebbe stata quella di avere nominato voi… “. Secondo El Pais, la storia esprimerebbe, in maniera emblematica,  la situazione politica in Italia, che a 18 mesi dalle elezioni sarebbe pronta a sostituire il presidente del Consiglio.