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Terremoto anche in Indonesia

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La terra continua a tremare in Indonesia.

Un terremoto di 7,6 gradi della scala Richter è stato registrato alle 12,16 (ora italiana) con epicentro a 50 chilometri da Padang, appena al largo della costa occidentale di Sumatra, alla profondità di 80 chilometri.

Dopo qualche minuto c’è stata una seconda scossa di 5,5 gradi, ma più profonda. Il sisma è stato sentito distintamente anche a Kuala Lumpur, capitale della Malaysia, e a Singapore. Qui alcuni grattacieli sono stati evacuati per precauzione.

Secondo il ministero della Sanità indonesiano il bilancio delle vittime è di almeno tredici morti. Non è stato però diramato alcun allarme tsunami ma solo un avviso di vigilanza dagli enti locali. Sulla costa di Sumatra si è registato un aumento del livello del mare di 0,27 metri circa mezz’ora dopo il sisma. A Padang, una città di 900 mila abitanti nell’isola di Sumatra, secondo le prime risultanze risultano danneggiate case e ponti ed è crollato un hotel. Difficili i collegamenti a causa delle frane che hanno interessato le strade.

Questo terremoto, che segue di qualche ora quello alle isole Samoa, ricorda molto quello che accadde nel dicembre del 2004. In quell’occasione la scossa fu di 8,1 gradi Richter al largo dell’isola Macquarie al confine delle placche tettoniche pacifica e indo-australiana. Dopo 58 ore si scatenò il sisma di 9,1 gradi a Sumatra che innescò il maremoto e che insieme provocarono circa 250 mila vittime.

Ieri c’è stato il sisma di 8-8,3 gradi a Samoa, il più forte degli ultimi due anni, che coinvolge sempre le stesse due placche tettoniche, e a distanza di circa 16 ore è avvenuto un altro terremoto con epicentro non troppo distante da quello del 26 dicembre 2004.

Inoltre il 28 marzo 2005 avvenne una scossa di 8,6 gradi che provocò circa mille morti e causò un piccolo tsunami con epicentro a poche decine di chilometri a nord-ovest dal luogo dove è avvenuto il sisma odierno.