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Kabul -Se i voti venissero annullati sarebbe necessario un secondo turno

Afghanistan, verso il ballottaggio

<p>Hamid Karzai </p>

Hamid Karzai

In Afghanistan si procede verso il ballottaggio.

La Commissione per i reclami, nominata dall’Onu, ha chiesto l’annullamento dei voti per le presidenziali del 20 agosto in 210 seggi.

Alle base della decisione ci sono prove convincenti di brogli.

Nel caso in cui, con i voti annullati, la percentuale dei consensi del presidente uscente Hamid Karzai dovessere scendere sotto il 50%, la Commissione elettorale sarà costretta a convocare il ballottaggio con il suo principale rivale, l’ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah.

Se i voti venissero annullati la necessità di un secondo turno sarebbe palese, anche se il rapporto passerà per la commissione elettorale indipendente afgana, considerata vicina a Karzai.

Nel frattempo dalla Commisione europea arriva un pressante invito a Karzai perché accetti la nuova sfida elettorale. “Se i risultati del primo turno – dice il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt – puntano in direzione della necessità di avere un secondo turno, dovrà essere organizzato un secondo turno. Tutti quelli che prendono parte al processo elettorale in Afghanistan devono rispettare gli aspetti della procedura”.

Ad agosto Karzai si era aggiudicata la maggioranza assoluta. Secondo i conteggi resi noti dalla Commissione elettorale in base al 91% delle sezioni scrutinate, il presidente uscente aveva raccolto il 54% delle preferenze. Mentre Abdullah si era fermato al 28%.

Ma l’ombra dei brogli aveva fatto scattare il riconteggio delle schede. Inizialmente 200mila voti erano stati annullati perché in alcune aree l’affluenza alle urne era stata più alta del numero delle schede inviate ai seggi. Adesso il verdetto della Commissione apre le porte a nuovi, imprevedibili, scenari.

19 ottobre, 2009 - 16.16