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Torino - Il pensionato è deceduto due giorni dopo l'aggressione per un emorragia cerebrale

Ucciso sul bus, fermato 18enne

<p>Ambulanza</p>

Ambulanza

Fermato un 18enne con l’accusa di aver aggredito e malmenato un anziano su un autobus che due giorni dopo è morto in ospedale per un’emorragia cerebrale.

Il giovane di cui non sono ancora state rese note le generalità, è stato preso dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Barriera di Milano con l’accusa di omicidio preterintenzionale e per il momento si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giovane aveva aggredito Ercole Ferrero, 76 anni, di Torino, su un autobus della linea 75 perché gli aveva detto che sul bus le biciclette non si potevano portare.

Il pensionato, ex tranviere, era intervenuto per aiutare l’autista, una donna che, alla vista del giovane che saliva con la bicicletta, aveva soltanto detto che avrebbe chiesto ai suoi superiori se era possibile farlo e che nel frattempo il passeggero sarebbe dovuto scendere.

Una banale affermazione che ha scatenato il giovane con insulti e imprecazioni nei confronti della giovane autista.

Dalle ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile diretta da Sergio Molino, il giovane ha invece sferrato due pugni al volto dell’ex tranviere ed è scappato, lasciando la bicicletta, sul bus.

Ercole Ferrero è caduto su un sedile. Lì per lì era cosciente. Poi è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco, dove lo ha raggiunto anche il figlio, ma all’improvviso è stato colto da un ictus ed è andato in coma.

Le sue condizioni si sono aggravate nella giornata di lunedì, quando l’anziano è deceduto per una emorragia cerebrale. Sarà l’autopsia, prevista per oggi, a stabilire un nesso tra i pugni e il grave malore che lo ha poi portato alla morte.

7 ottobre, 2009 - 11.47