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Erano attentatori “fai da te”

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L’attentato di ieri alla caserma Santa Barbara non è un gesto di un singolo.

Secondo le indagini, ad organizzarlo c’erano state almeno tre persone.

I due presunti complici di Mohammed Game, l’egiziano Abdel Haziz Mahmoud Kol, 52 anni, e il libico, Mohamaed Imbaeya Israfel, 33 anni, sono entrambi incensurati, ma la polizia li ha ritenuti necessari in seguito agli interrogatori della notte scorsa.

Secondo gli investigatori si tratta di un gruppo di terroristi “fai da te” senza alcun collegamento con organizzazioni jihadiste ma con un elevato grado di pericolosità proprio in virtù dell’isolamento da ogni contesto eversivo, disposti anche a immolarsi.

“Non sono stati arresti in flagranza di reato come quello di ieri – ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro -, si tratta di fermi che dovranno essere necessariamente sottoposti alla valutazione di un giudice”. I due sospetti rispondono per adesso degli stessi reati di Game: detenzione, fabbricazione e porto di esplosivi.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 40 chili di nitrato d’ammonio e sostanze chimiche utili, ove combinate al nitrato, per la fabbricazione di ordigni esplosivi apparentemente dello stesso tipo di quello esploso in piazzale Perrucchetti.

Il nitrato, venduto come fertilizzante in pacchi da 50 chilogrammi, sarebbe stato rinvenuto in uno stabile in via Gulli, frequentato dai tre. Il procuratore ha rivelato inoltre che il nitrato d’ammonio servito a confezionare l’ordigno rudimentale fatto esplodere ieri è stato acquistato una settimana fa da Game.

Il pm Maurizio Romanelli che coordina le indagini chiederà il convalido dell’arresto in flagranza e dei due fermi, mentre stanno proseguendo le indagini da parte della Digos e del Ros per approfondire il contesto in cui è avvenuto l’attentato.

Secondo le prime indiscrezioni i due presunti complici avrebbero avuto ruoli distinti nella preparazione dell’attentato di ieri alla caserma Santa Barbara di Milano. Il libico avrebbe aiutato il connazionale Game a trovare il materiale esplosivo usato per confezionare l’ordigno. L’egiziano invece, che è un vicino di casa dell’attentatore, lo avrebbe accompagnato davanti alla caserma.

Per quanto riguarda le condizioni di Game, il libico ha riportato ferite gravi e si trova all’ospedale Fatebenefratelli. “E’ stato sottoposto ad amputazione della mano destra e a intervento di sutura dei bulbi oculari. La prognosi è riservata” hanno detto i medici.

L’uomo, che vive con una cittadina italiana, ha due figli, ed è in italia dal 2003 con regolare permesso di soggiorno anche se non risulta avesse un’occupazione fissa.