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Bersani trionfa in 16 regioni

<p> Pierluigi Bersani</p>

Pierluigi Bersani

Bersani è più che soddisfatto.

Dopo la prima tornata di voti per gli iscritti del Pd, ha stravinto in 16 regioni contro le 4 andate a Dario Franceschini (che l’ha spuntata nel Lazio, in Sicilia, Friuli e Val d’Aosta).

E’ esploso però un “caso Lazio”, dove sia i daristi sia Ignazio Marino contestano i dati: per Michele Meta, coordinatore di Marino, il terzo candidato non ha ottenuto il 7 ma il 9 per cento, mentre i daristi contestano a Migliavacca di non aver assegnato il Lazio al segretario uscente.

Ma sembrano polemiche destinate a rientrare. Nel fronte bersaniano, dopo un po’ di confronto interno se sminuire o meno le primarie favorendo magari la non partecipazione, è prevalsa la tesi più ragionevole e politicamente spendibile che la conta è inevitabile, meglio quindi buttarcisi a capofitto piuttosto che dare l’impressione di temerle o peggio di remare contro.

Ci ha pensato Massimo D’Alema a dettare la linea aperturista, spiegando che dopo il voto lusinghiero degli iscritti per Bersani, gli stessi adesso si adopereranno per confermare anche tra gli elettori il dato a favore dell’ex ministro, e quindi avanti tutta con le primarie.

All’appuntamento del 25 ottobre guarda ovviamente Franceschini, e Piero Fassino già invita a buttare il cuore oltre l’ostacolo: “Alle primarie ci sono tutte le possibilità perché Dario ribalti la situazione”.

Il ragionamento fassiniano è che, analizzando bene percentuali e soprattutto cifre assolute, la distanza tra Dario e Pierluigi non va oltre i 60 mila voti a favore di quest’ultimo, quindi la partita rimane aperta.

Il principale asso nella manica di Franceschini si chiama Walter Veltroni. Il segretario dimissionario, come annunciato e promesso, finora si è tenuto rigorosamente fuori dalla mischia, ma in tanti nel fronte darista premono perché si impegni in prima persona a favore di Franceschini in iniziative pubbliche dove il messaggio da mandare dovrebbe essere chiaro e univoco: votate Dario per salvaguardare il Pd originario crogiolo dei vari riformismi.