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Politica -Berlusconi attacca con toni coloriti magistrati, stampa estera e opposizione

“Così sputtanate l’Italia”

 

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Silvio Berlusconi irritato e deluso dalle dichiarazioni delle testate giornalistiche estere: “Non si può insultare un premier eletto dal popolo. Così sputtanano il paese”.

 

Poi rilancia la polemica con la magistratura evocando i tempi dell’avviso di garanzia del 1993: “Venendo qui ho letto i giornali italiani e mi sono chiesto cosa davvero sia cambiato da quando l’intervento della magistratura fece fuori tutti i partiti e tutti i protagonisti furono costretti a lasciare la politica e qualcuno anche l’Italia”.

La risposta che Berlusconi si dà è che “oggi di diverso c’è il fatto che abbiamo il consenso del 68% degli italiani e il fatto che abbiamo il Pdl”.

“Abbiamo allo studio ma è già pronta – dice il premier – la riforma del processo penale con la separazione dei pm dai giudici, una riforma fondamentale”. Non solo. Berlusconi rilancia anche sulle intercettazioni: “In una democrazia la privacy e la riservatezza sono un bene primario di ogni cittadino, e per questo il governo sta lavorando ad una riforma con la quale permetteremo le intercettazioni soltanto in presenza di reati gravi”.

Il premier non depone le armi nemmeno contro la Corte Costituzionale. “Sul lodo Alfano ha messo in campo un comportamento completamente sleale nei confronti dell’istituzione parlamentare e bisogna ora evitare che non si ritorni al popolo che non conti niente e a Pn parlamento che non può legifirare a causa di una corte che non è organo di garanzia ma è organo politico”.

“Noi oggi ci troviamo di fronte a un’opposizione che non si sa più cosa sia, di certo non corrisponde al suo nome ‘Partito Democratico’, sono ancora i comunisti di sempre e non credono nella democrazia. Un partito che vede come leader outsider l’editore dell’Espresso”.

11 ottobre, 2009 - 15.35