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Nubifragi, i morti salgono a 14

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Continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni in Sicilia. I morti per ora sono 14, ma il dato non è ancora definitivo.

La prefettura parla di dieci dispersi e 40 ricoverati negli ospedali. Molte le frazioni e le case isolate, soprattutto nella zona di Messina e della Sicilia nord-orientale, che sono state travolte da veri e propri fiumi di acqua, fango e detriti che rendono complicate anche le operazioni di soccorso, gran parte delle quali vengono compiute via mare.

Da Briga Marina a Scaletta Zanclea tutta la fascia a ridosso del mare è stata investita da una colata di fango.

La strada per Giampilieri Superiore è interrotta a un chilometro dal paese da una montagna di fango alta 3 metri che si è infilata sotto cavalcavia della ferrovia. E a Scaletta Marea il fango ha invaso circa 700 metri del paese.

Vi sono anche delle abitazioni crollate e i soccorritori scavano a mani nude nel fango. Lungo la statale 114, l’Orientale Sicula, il traffico è andato in tilt con i mezzi di soccorso in parte bloccati.

Nella zona dovrebbe arrivare il capo della Protezione civile Guido Bertolaso per un sopralluogo. Alcuni testimoni hanno riferito che a Scaletta Zanclea sarebbero ancora persone sepolte nel fango.

Diversi i cadaveri estratti dal fango. Anche la linea ferroviaria è stata completamente divelta: dove c’erano i binari ora ci sono massi grossi tre metri, pezzi di cemento armato e alberi.

Le stradelle e i ponti che dalle frazioni messinesi lungo la costa portano sulle colline sono ostruite da frane. Interi costoni di terra si sono staccati dalle montagnole che si affacciano sulla statale travolgendo tutto ciò che incontravano. Le frane sono avvenute solo nelle zone disboscate o in cui gli alberi sono stati distrutti da incendi.

Sotto accusa decenni di incuria e “violenza” al territorio. La zona colpita di Giampilleri era già interessata da una alluvione nel 2007 e il costone di roccia precipitato aveva già dato problemi di stabilità. Un commissario speciale era stato nominato per i lavori di messa in sicurezza che avrebbero dovuto iniziare in questi giorni.

Diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti nelle zone più colpite: Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga, ma soprattutto Giampilieri, 20 chilometri a sud di Messina, dove un costone roccioso è franato travolgendo alcune palazzine. Le squadre dei soccorritori stanno scavando nel fango alla ricerca dei dispersi.

A Giampilieri e Scaletta Zanclea sono stati trovati i corpi di sei vittime: uno di essi era dentro un’auto travolta da un torrente.

Una nave della capitaneria di Porto ha trasportato una cinquantina di persone, diverse delle quali ferite, dalla costa messinese verso la città; una quarantina i feriti sinora ricoverati al Policlinico di Messina: tra loro anche due ustionati a causa dello scoppio di una bombola di gas a causa della frana che ha travolto il paese di Scaletta.

Alcuni abitanti delle zone colpite, diversi dei quali si sono rifugiati sui tetti delle case per sfuggire al torrente di acqua fango, sono stati soccorsi con l’elicottero della Protezione Civile.

Nella zona sono arrivate squadre di soccorritori dell’esercito, dei vigili del Fuoco e della Protezione Civile; in partenza per Messina anche il sottosegretario Guido Bertolaso.