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Palermo -Dell'Utri smentisce il suo coinvolgimento con Cosa Nostra in attesa della requisitoria del processo d'appello

“Io referente? Solo cavolate”

<br /> Marcello Dell'Utri

Marcello Dell'Utri

“Io referente di Cosa nostra? Certamente, caspita, sono delle grandi caz… di cui per fortuna riesco ancora a ridere”.

Lo ha detto il senatore Marcello Dell’Utri arrivando al palazzo di giustizia di Palermo, dove è attesa la fine della requisitoria nel processo d’appello in cui il senatore del Pdl è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. ”E’ un teatrino tutto questo, nel quale ci sono anche io. Non dico che mi diverto, ma devo cercare di farlo passare altrimenti il danno sarebbe più grave della sentenza”.

Secondo Dell’Utri, a proposito della possibilità, che oggi venga depositato un nuovo verbale del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza “c’è un’organizzazione per arrivare a dare rilevanza mediatica ad assolute banalità e falsità”. Alla domanda se ritiene che lui e Berlusconi siano nel mirino, il senatore ha detto “sono dell’idea che vogliono colpire me, ma non capisco ancora la ragione se non ci fossero obiettivi superiori, certamente”.

A proposito della presunta trattativa fra Cosa nostra e pezzi dello Stato, il senatore dice “non leggo i giornali e poi mi sembrano discorsi campati in aria. Andassero veramente a indagare chi è stato a fare le stragi invece di perdere tempo con me. Il fallimento delle indagini dei tre processi Borsellino – sottolinea – è un fallimento palese, che oggi non può passare sotto silenzio. Accusare i carabinieri e il sottoscritto è ridicolo”.

23 ottobre, 2009 - 12.15