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Politica -Franceschini critico dopo la bocciatura al parlamento della legge sull'omofobia

“La maggioranza si vergogni”

<p>Dario Franceschini </p>

Dario Franceschini

La Camera ha bocciato la legge sull’omofobia. Montecitorio ha infatti approvato la questione pregiudiziale avanzata dall’Udc, che ha ritirato l’iniziale richiesta di voto segreto, anche con i voti del Pdl e della Lega. Pd e Idv hanno votato contro. Critico Franceschini per il quale la maggioranza dovrebbe vergognarsi. La questione pregiudiziale è stata approvata con 285 voti, 222 contrari e 13 astensioni. La Binetti ha votato col Pdl, ed è caos nel partito.

La proposta di legge mirava a introdurre nel codice penale l’aggravante della discriminazione per l’orientamento sessuale. Si legge, nel testo bocciato, che costituisce aggravante “l’avere nei delitti non colposo contro la vita e l’incolumità e la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per finalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato”.

In sostanza, non si procederà più all’esame del provvedimento. La maggioranza, insieme all’Udc, aveva chiesto un rinvio in Commissione. Tuttavia, una volta in aula, il Pdl ha cambiato idea e ha votato per il proseguimento dell’esame e l’immediata votazione della pregiudiziale di costituzionalità. “C’era un accordo – spiega Beatrice Lorenzin del Pdl – per rinviare il testo in Commissione, rimediare ai profili di incostituzionalità e poi riportare rapidamente il ddl all’esame dell’aula entro novembre.

Poi, poco prima della votazione, un esponente del Pd si è avvicinato ai banchi della presidenza e ha spiegato che o si esplicitava il ritorno in aula a novembre o loro avrebbero votato contro. A quel punto, violato il patto, anche noi abbiamo votato contro”.

14 ottobre, 2009 - 11.14