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Roma -Il processo comincerà il prossimo 15 febbraio

Lady Mastella rinviata a giudizio

<p> Clemente Mastella</p>

Clemente Mastella

Lady Mastella è stata rinviata a giudizio.

Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale, attualmente “esiliata” per l’inchiesta sull’Arpac (ha l’obbligo di dimora fuori Campania), è stata rinviata a giudizio dal gup Sergio Marotta per tentata concussione.

Il processo inizierà il 15 febbraio prossimo davanti all’undicesima sezione del tribunale di Napoli. Con lei va alla sbarra l’ex assessore regionale Andrea Abbamonte che, tuttavia, è anche accusato di concussione nei confronti del presidente della giunta Antonio Bassolino.

Sono complessivamente dieci gli imputati rinviati a giudizio. Tra questi, oltre Lonardo e Abbamonte, l’ex assessore Luigi Nocera, i consiglieri regionali Udeur, Ferdinando Errico e Nicola Ferraro, nonchè Carlo Camilleri, consuocero di Clemente Mastella e l’ex segretario del Tar della Campania, Vincenzo Lucariello.

Il gup Marotta, in una sentenza molto articolata (per alcuni capi d’imputazione sono stati ritenute competenti le procure di Salerno e Benevento, altri, invece, sono caduti ed è stato disposto il non luogo a procedere), è intervenuto sulla pressione esercitata nei confronti del dottor Luigi Annunziata, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano.

La Procura di Napoli, alla quale oltre un anno fa furono trasmessi gli atti, per competenza, da quella di Santa Maria Capua Vetere, aveva avviato le indagini, ipotizzando vari reati: dalla concussione all’abuso di ufficio, fino alla rivelazione del segreto di ufficio. I pm di Napoli avevano, invece, escluso il reato di associazione per delinquere, contestato nella prima fase delle indagini dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Clemente Mastella (la cui posizione è stata stralciata in quanto eurodeputato) e la moglie, secondo l’accusa, avrebbero esercitato forti pressioni su Annunziata, tramite un docente universitario e comune amico, affinché assumesse due camici bianchi in quota Udeur, nell’ambito dell’azienda ospedaliera.

“Il giudice ha evidentemente sentito l’esigenza che sulla vicenda del dottor Annunziata – l’unica che mi riguarda – si compisse un più approfondito accertamento nella sede naturale che è quella del processo. Sono assolutamente certa che la mia completa estraneità troverà piena dimostrazione nel dibattimento. Dagli atti emergono solo millanterie ed episodi riferiti da terze persone. Soprattutto, nessuno ha mai riferito che io abbia chiesto alcunché al dottor Annunziata”.

26 ottobre, 2009 - 16.37