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Anm in stato di agitazione

<p> Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

L’Associazione Nazionale Magistrati si mobilita contro l’eventuale riforma costituzionale portata avanti dal solo governo, che riduca l’autonomia della magistratura.

“Difenderemo ad oltranza i valori della Costituzione” dichiara il presidente dell’Anm, Luca Palamara, dopo l’annuncio di Silvio Berlusconi.

L’Associazione nazionale magistrati proclama lo stato di agitazione, convocando assemblee in ogni distretto aperte a tutti i magistrati per valutare le iniziative da intraprendere, compreso lo sciopero. Il parlamentino delle toghe lo ha deciso all’unanimità, esprimendo preoccupazione per il clima di costante tensione che attraversa il paese con il rischio di alterare il delicato equilibrio tra i poter.

“Diciamo no ad una riforma costituzionale – continua Palmara -, difendiamo l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati nell’interesse dei cittadini, vogliamo una riforma della giustizia per processi più veloci. Su questo tema siamo sempre pronti a confrontarci”.

Sono molti, infine, i giudici indignati per l’attacco subito da Mesiano, che sono insorti per difendere il collega e per chiedere che un fatto del genere non avvenga mai più e in rete circola già un appello, che già conta oltre 100 firme, a favore del giudice spiato e messo in ridicolo dal Tg5.

“In democrazia tutti hanno diritto di criticare, anche nel modo più aspro ed acceso, i provvedimenti dei magistrati, con il solo limite della delegittimazione della funzione. – si legge nell’appello dei giudici – Ma nessuno può permettersi di attaccare la sfera privata della persona-magistrato, solo perché abbia emesso una decisione sgradita a qualcuno”.