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Roma -La manifestazione anti-omofobia si è scagliata contro il ministro degli Interni. Uno striscione recitava: "Maroni sui gommoni"

“No al razzismo”

 

<p>Roberto Maroni</p>

Roberto Maroni

Da piazza della Repubblica a piazza dei Cinquecento, la manifestazione contro l’omofobia ha attraversato Roma, aperta dallo striscione: “No al razzismo, al reato di clandestinità e al pacchetto sicurezza”.

 

Fra i partecipanti moltissimi immigrati che hanno esposto striscioni delle singole comunità: “Comitato immigrati in lotta”,”Venite a lottà contro Berlusconi e contro la Lega”. Al fianco degli immigrati, oltre alla Cgil che con le sue bandiere rosse ha colorato tutto il corteo, anche l’Arci, il Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra e Libertà.

Sono 200 mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che hanno partecipato al corteo contro il razzismo a Roma. La manifestazione, che ha raggiunto quest’anno il ventesimo anniversario dal primo corteo antirazzista organizzato nell’89 per l’uccisione dell’immigrato senegalese Gerry Masslo, e’ stata organizzata da un comitato che comprende associazioni, sindacati, comunita’ di stranieri in Italia, ong, artisti e intellettuali.

Piccoli canotti gonfiabili con scritte come “Maroni sui gommoni” e “No ai respingimenti” e l’immagine di una grande onda affiancata dalla scritta “Respingiamo il razzismo”.

Dietro questo striscione oltre un migliaio di immigrati, soprattutto di Roma e della Campania. Sul tetto all’entrata della Sapienza, alcune studentesse hanno anche esposto striscioni con la scritta “Antirazziste, antisessiste, antifasciste” assieme alla bandiera della pace. Al corteo anche le immagini del ‘santino’ di “San Papier, protettore degli immigrati” e striscioni contro la camorra.

Un manifestante travestito da Gesù con tanto di corona di spine sulla testa e macchie di sangue finto sulla fronte, sventola la bandiera della pace. Il manifestante, napoletano, ha una veste bianca e un cartello dalla scritta ‘Mi hanno odiato senza motivo’.

17 ottobre, 2009 - 19.34