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Ue -Le dichiarazioni del commissario, Vivian Reding che esclude un'azione del Parlamento sulla libertà di stampa italiana

“Non tocca a noi intervenire”

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“Non bisogna utilizzare le istituzioni europee per risolvere questioni che spettano ai governi nazionali”.

Lo ha detto oggi il commissario Ue per le Telecomunicazioni Vivian Reding nel corso del dibattito sulla libertà di informazione in Italia svoltosi a Bruxelles al Parlamento Europeo.

“Tutti i 27 Stati membri hanno Costituzioni, e tribunali e corti d’appello e spesso corti costituzionali che assicurano che i diritti fondamentali siano rispettati – ha detto la Reding -. Perciò vi chiedo di non fare uso delle istituzioni europee per risolvere problemi che in base ai trattati devono essere risolti a livello nazionale”.

Il dibattito è stato messo all’ordine del giorno su iniziativa di un gruppo di europarlamentari italiani d’opposizione, sostenuti da un ampio schieramento di eurodeputati, dopo l’intensificarsi degli attacchi agli organi di informazione da parte del premier Silvio Berlusconi.

Il Commissario Reding ha replicato ad alcuni europarlamentari che avevano chiesto l’applicazione dell’articolo 7 del trattato Ue, che prevede la possibilità di privare uno Stato dei diritto di voto in Consiglio in caso di violazioni gravi delle norme a tutela dei diritti fondamentali.

8 ottobre, 2009 - 15.30