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Islamabad -I terroristi hanno colpito una zona vicina alla capitale e si sono presi degli ostaggi

Pakistan, ancora un attentato

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Rawalpindi, città vicinissima ad Islamabad, è di nuovo teatro di terrorismo.

Stavolta gli attentatori hanno alcuni ostaggi in mano.

L’azione ha fatto almeno dieci vittime ed è stata rivendicata con una telefonata dai talebani. Sei i militari uccisi, quattro i terroristi morti nello scontro a fuoco che è durato per oltre un’ora.

Secondo la ricostruzione del generale Athar Abbas, portavoce dell’esercito pachistano, un’auto Suzuki bianca, forse imbottita di esplosivo e con almeno sei attentatori a bordo che indossavano divise militari, ha provato a forzare il posto di blocco messo a protezione dell’accesso numero uno del quartier generale.

I terroristi hanno lanciato un paio di granate prima di spostarsi all’ingresso numero due: anche lì l’auto è stata bloccata al posto di controllo. Quindi è scoppiata la sparatoria con i militari.

Poi uomini armati che facevano parte del commando si sono rifugiati negli uffici delle forze di sicurezza e hanno preso alcune persone in ostaggio. Secondo Geo Tv l’attacco contro il quartiere generale di Rawalpindi è stato condotto da sei persone. Di queste, quattro sono morte mentre altre due sono riuscite a fuggire, ma una volta arrivate ad un posto di blocco hanno fatto irruzione negli uffici prendendo in ostaggio un numero imprecisato di agenti della sicurezza.

L’attentato è stato rivendicato con una telefonata alla televisione Geo dal gruppo talebano Tahrik-e-Taliban Pakistan (Ttp), lo stesso che si è ascritto la paternità dell’attentato di lunedì contro l’ufficio del Programma alimentare mondiale a Islamabad in cui sono morte 5 persone.

Il Ttp, guidato da Hakemullah Mehsud dopo la morte di suo cugino Baitullah nell’attacco di un drone americano, è considerato molto vicino ad Al Qaeda. Nella rivendicazione, il portavoce del gruppo ha chiesto la fine delle operazioni dell’esercito nella parte occidentale del Paese ai confini con l’Afghanistan, la condanna dell’ex presidente Pervez Musharraf e la chiusura di tutti gli uffici delle Ong straniere.

Secondo la polizia, l’attentato odierno, come quello di venerdì a Peshawar nel quale sono morte 52 persone, è legato all’annuncio del governo sull’inizio di operazioni militari nella zona del sud Waziristan.

In quest’area, ai confini con l’Afghanistan, si ritiene ci siano le roccaforti dei talebani e lì si concentrano gli attacchi degli aerei senza pilota americani. Il governo ha annunciato che l’operazione sarà nello stile di quella condotta nella valle dello Swat.

10 ottobre, 2009 - 17.58