Sono le dichiarazioni del leader del Bnp fascista Nick Griffin, apparso in una televisione inglese. Durante la trasmissione, come riporta l’articolo, il pubblico avrebbe cominciato a gridare “disgustoso”, dopo che Griffin ha difeso il leader del Ku Klux Klan, che ha detto di aver incontrato nei giorni scorsi.
Arrabbiati manifestanti anti-fascisti hanno preso di mira la sede degli studi televisivi della Bbc per protestare contro il leader del Bpn.
Due persone sono state arrestate per disordini violenti. Scotland Yard ha fatto sapere che tre poliziotti sono rimasti feriti.
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El Pais online apre l’edizione di questa mattina, venerdì 23 ottobre, con la decisione di Manuel Zelaya, presidente dell’Honduras di non voler abbandonare la guida del suo paese [2].
Zelaya ha fatto sapere che porterà a termine i negoziati con il presidente de facto, Roberto Micheletti perché vuole contribuire a risolvere la crisi politica dopo la sua espulsione nel mese di giugno.
E’ previsto per oggi un nuovo incontro tra i due politici.
Un delegato di Zelaya ha fatto sapere che ha respinto la proposta avanzata da Micheletti e ha fatto una controproposta. Zelaya insiste che il Parlamento dovrebbe ripristinare il suo incarico. Un’ipotesi che sembrerebbe poco realizzazbile.
Dopo l’espulsione avvenuta il 28 giugno scorso, Zelaya è ritornato in Honduras il 21 settembre, rintanandosi nell’ambasciata brasiliana a Tegucigalpa. L’impasse politica va avanti da allora.
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Risarcimenti alle vittime degli esperimenti nucleari [3].
Una delle notizie di apertura di questa mattina del quotidiano online Afrik.com riguarda il progetto di legge per il risarcimento delle vittime degli esperimenti nucleari francesi eseguiti tra il 1960 e il 1996 nel Sahara e nella Polinesia francese.
Il progetto di legge è stato adottato il 14 ottobre scorso. Ma le associazioni delle vittime non sono totalmente soddisfatte del testo elaborato.
L’Associazione dei Veterani degli esperimenti nucleari (Aven), l’associazione Moruroa e Tatou e il comitato Verità e Giustizia, lamentano, in particolare, di non essere state associate al comitato per il risarcimento, di cui contestano l’indipendenza.
Quest’ultimo, composto da medici designati dallo Stato, dovrà esaminare le domande a lui pervenute, approvarle e “girarle” al ministero della Difesa, per la decisione finale.
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Gli Usa chiedono l’estradizione per Polanski [4].
E’ ufficiale. Le autorità americane hanno richiesto l’estradizione per Roman Polanski.
Il caso del celebre regista è finito anche sulle pagine del quotidiano LeMonde.
Il cineasta franco-polacco, il 26 settembre scorso, si era recato a Zurigo, dove avrebbe dovuto ricevere un importante premio alla carriera.
E’ stato invece arrestato per un fatto risalente a molti anni fa, precisamente al 1977, quando accusato di aver avuto una relazione con una 13enne, aveva lasciato la California.
Oggi, a un mese di distanza dall’arresto di Polanski, gli Stati Uniti hanno richiesto l’estradizione.
“Questa domanda si fonda su un mandato di arresto emesso dalla Corte superiore dello Stato della California il primo febbraio del ’78 – precisa l’Ufficio federale della giustizia -. Questa Corte ha emesso il mandato perché Roman Polanski non si è presentato al giudice. Nel quadro della procedura penale americana si è dichiarato colpevole di aver avuto delle relazioni sessuali con una minore”.