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Sumatra, i morti salgono a 770

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Le vittime del terremoto in Indonesia crescono esponenzialmente di ora in ora.

A Sumatra si parla attualmente di almeno 770 morti ed è corsa agli aiuti umanitari.

Un’emergenza a cui si aggiunge l’allarme per un probabile super tifone che si sta avvicinando alla costa orientale delle Filippine, già colpite dal tifone Ketsala.

Parma, questo il nome di quella che per ora è solo una tempesta tropicale, avanza verso l’arcipelago con raffiche che raggiungono i 240 chilometri orari. E’ molto probabile che si trasformi in un super tifone e tocchi terra sabato sera nella punta nord di Luzon, l’isola già devastata da Ketsana.

Intanto la terra continua a tremare a Sumatra: dopo le scosse che hanno flagellato la citta’ di Padang, una serie di movimenti tellurici di assestamento si sono susseguite nelle ultime ore.

Una di magnitudo 6,6 gradi Richter ha fatto tremare la parte più meridionale dell’isola, scatenando di nuovo il panico tra la popolazione. L’Ue ha stanziato tre milioni di euro per i primi aiuti umanitari all’Indonesia e altri due milioni per aiutare le vittime del tifone Ketsana in Vietnam, Laos e Cambogia.

Intanto, sotto una pioggia incessante, si scava anche a mani nude tra le macerie di Padang in cerca di possibili superstiti.

Il capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale e’ una citta’ fantasma: edifici crollati (tra cui anche alberghi e ospedali), ponti caduti, strade allagate, auto accartocciate. Centinaia le costruzioni distrutte, tra cui anche moschee ed edifici pubblici.

La città, che ha quasi un milione di abitanti, e’ rimasta praticamente senza elettricità né linee di collegamento con l’esterno.

Nelle Samoa occidentali il bilancio delle vittime dello tsunami e’ salito a 148 morti. E il bilancio potrebbe peggiorare, considerato che centinaia sono i dispersi. Intanto, dopo il passaggio di Ketsana, sono almeno 372 le vittime finora accertate e tre milioni di sfollati in Cambogia, Filippine e Vietnam.