Torna la crescita, ma sarà lenta
La recessione sta finendo, ma la ripresa sarà lenta. E soprattutto non ci saranno nuovi posti di lavoro.
Al contrario, la disoccupazione è destinata a salire almeno fino a tutto il 2010. L’analisi è del Fondo monetario internazionale, che nel suo rapporto economico d’autunno rivede in “leggero rialzo” le stime di crescita per l’economia mondiale.
I tecnici di Washington, in particolare, prevedono che il Pil globale calerà quest’anno dell’1,1% per poi salire del 3,1% il prossimo, con un miglioramento rispettivamente pari allo 0,3% e allo 0,6% rispetto a quanto calcolato ad aprile scorso.
Per gli Usa il miglioramento sul 2010 è evidente, con una stima di crescita pari all’1,5%, quasi il doppio rispetto allo 0,8% previsto nella primavera scorsa.
Per l’Italia rimane invariata la stima di un calo del prodotto pari al 5,1% nel 2009. Sale però dello 0,3%, fino a un dato positivo dello 0,2%, la previsione per il 2010.
Il rimbalzo prenderà gradualmente forza nel corso del 2010, con il dato del quarto trimestre stimato positivo dello 0,8%.Un andamento in linea con quella dell’intera zona euro, la cui economia viene prevista in perdita del 4,2% quest’anno e in ripresa dello 0,3% il prossimo.
Tra i grandi Paesi del vecchio continente, l’andamento migliore sarà quello della Francia, con un Pil negativo del 2,4% quest’anno e positivo dello 0,9% il prossimo. Analogo al nostro l’andamento dell’economia tedesca: -5,3% nel 2009 e +0,3% nel 2010.
In affanno nell’agganciare la ripresa appare, invece, la Spagna destinata a perdere il 3,8% quest’anno e lo 0,7% il prossimo. Per la Gran Bretagna: -4,4% e +0,9% nei due anni.