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Tutti d’accordo tranne i talebani

La notizia del Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti ha fatto subito il giro del mondo.

<p>Hamid Karzai </p>

Hamid Karzai

Tra le prime reazioni è arrivata quella iraniana. “Ora che ha vinto il Nobel per la Pace, Barack Obama deve subito cominciare a lavorare per porre fine alle ingiustizie nel mondo – ha detto uno dei consiglieri del presidente Mahmud Ahmadinejad -. Noi non siamo affatto contrari”.

Altri commenti sono arrivati anche da altri paesi del Medio Oriente, dove il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, in una dichiarazione alla radio militare, ha dichiarato che il suo Paese sostiene in pieno la iniziativa di pace di Obama e si augura che essa giunga a buon termine anche alla luce del riconoscimento appena conferitogli.

Il negoziatore palestinese Saeb Erekat ha affermato: “Speriamo che Obama sarà in grado di raggiungere la pace in Medio Oriente, di riportare Israele ai suoi confini del 1967 e di far sì che venga edificato uno stato palestinese con Gerusalemme per capitale”.

Apprezzamento anche da parte del presidente afghano Hamid Karzai che ha definto Barack Obama la persona giusta per questo riconoscimento.

Un portavoce dei talebani nel paese ha invece condannato l’attribuzione del premio Nobel per la pace al presidente degli Stati Uniti che deve decidere tra poco il dispiegamento o meno di rinforzi militari per combattere i fondamentalisti islamici. “Non abbiamo percepito alcun cambiamento di strategia per la pace, non ha fatto nulla per la pace in Afghanistan, non ha deciso alcun provvedimento per questo o per rendere il Paese più stabile – ha dichiarato Zabihullah Mujahid -. Condanniamo l’attribuzione del Nobel per la pace a Obama”.