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Ucciso per una dose non pagata

 

<p>Carabinieri</p>

Carabinieri

Lo avevano incontato per vendergli una dose di cocaina. Lo hanno ucciso, colpendolo entrambi, perchè non voleva pagare il prezzo pattuito.

Sono i nuovi particolari, emersi durante l’interogatorio di uno dei presunti killer, oggi, a Palazzo di giustizia; un racconto che farebbe luce su nuovi aspetti del delitto di un tunisino via Ravasi lo scorso anno.

L’incidente probatorio è durato dalle 9 alle 15, sostenuto dal pm Agostino Abate, alla sbarra c’era Daniel Calcano, 19 anni, il giovane dominicano accusato del delitto, in concorso, con Roberto Miguel Cobertera Monsalvez, 41 anni.

Il ragazzo ha raccontato che non si è tratatto di un regolamento di conti, ma di un litigio per una dose che la vittima non avrebbe voluto pagare.

L’incontro per lo scambio di cocaina, nei garage del condominio di via Ravasi, sarebbe sfociato in una sanguinosa lite, solo dopo il rifiuto di corrispondere il prezzo pattuito e senza premeditazione.

Calcano avrebbe estratto il coltello colpendo una prima volta la vittima. Il complice avrebbe “finito il lavoro” prendendo la lama e finendo il tunisino oramai moridobondo. I dominicani poi si infilano nella macchina guidata dalla fidanzata del giovane e vanno a Ponte Tresa dove qualche ora dopo vengono rintracciati e arrestati.

Il ragazzo ha riferito di aver sferrato la prima coltellata ma che il complice avrebbe a sua volta brandito la lama e colpito il tunisino. L’accusa è molto pesante e metterebbe in seria difficoltà il presunto killer 41enne, che ha una storia misteriosa dietro le spalle.

Sarebbe infatti giunto da New York qualche giorno prima e proprio la sua figura di uomo venuto da lontano per entrare all’improvviso nel mondo dello spaccio a Varese, costituisce l’aspetto più misterioso dell’intera vicenda.