Virus A, vaccino per gli olimpici
Per il momento il mondo del calcio non è considerato a rischio Influenza A.
La priorità delle vaccinazioni ora è per i malati cronici. Se si verificheranno situazioni più complicate il raggio si allargherà anche ai giovani e agli sportivi. Nonostante questo verrà vaccinata “per precauzione” tutta la delegazione italiana che sarà impegnata ai Giochi invernali di Vancouver del febbraio 2010.
“Vaccineremo gli atleti, i paralimpici e gli accompagnatori – spiega il vice-ministro Ferruccio Fazio dopo un incontro con la delegazione del Coni – perchè non vogliamo che la rappresentanza italiana possa essere decimata dall’influenza”.
E’ quella olimpica, dunque, l’unica urgenza definita dal ministero in base alle richieste da parte del Coni, che chiedeva rassicurazioni nella lotta al virus nel mondo dello sport. Un impegno che ha soddisfatto lo stesso Petrucci, che assicura di aver avuto le risposte attese.
“Le parole di Fazio ci hanno tranquillizzato – afferma Petrucci, presidente del Coni -. La nostra non è una categoria a rischio, quindi niente allarmismi. Ogni medico di ogni federazione dice la propria, ma bisogna evitare la confusione: soltanto il ministero può dare le notizie ufficiali”.
Nessun provvedimento, invece, per il mondo nel calcio, nonostante la presenza al vertice di questa mattina al ministero della Salute del presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. “Per adesso l’urgenza sono le Olimpiadi – ha detto Petrucci – Per tutto il resto si vedrà”. E di tutto il resto si occuperà un’apposita commissione operativa creata ad hoc tra il ministero, la Presidenza del Consiglio nella persona del sottosegretario con delega allo Sport Rocco Crimi e il Coni che servirà a monitorare di volta in volta la situazione e gli eventuali allarmi, e che si riunirà tra una decina di giorni.
Esclusa, infine, la possibilità di acquisto da parte di privati, per iniziativa personale, di dosi di vaccino: una prassi che “attualmente non è prevista in nessuno Stato del mondo”, ha detto Fazio.