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I giornali che contano nel mondo - New York Times, Times, Le Monde, El Pais

Afghanistan, Karzai dichiara guerra alla corruzione

 

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Il New York Times si occupa della questione afghana.

Il presidente Hamid Karzai, si legge nell’articolo, nel suo primo discorso dopo l’elezione ufficiale ha detto di voler riorganizzare la sua amministrazione.

“L’Afghanistan è stato macchiato dalla corruzione e voglio lanciare una campagna per “pulire” il governo” ha detto Karzai.

“Questi problemi – ha continuato – non possono essere risolti con un cambio degli ufficiali di alto rango, ma con una riforma delle leggi chiara e drastica”.
Infine ha assicurato che vuole riunificare il paese lavorando con tutti gli afghani, senza rivalità nei confronti di Abdullah Abdullah.

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Il Times on line apre il giornale con la notizia di Simon Mann, l’ufficiale condannato a 34 anni di carcere per avere tentato un colpo di stato nella Guinea Equatoriale, è stato graziato per motivi di salute.

La grazia è stata concessa da un decreto presidenziale perché Mann è stato considerato bisognoso di trattamenti medici e di vivere al fianco della famiglia.

Il decreto è stato letto nella radio nazionale della Giunea Equatoriale questa mattina, quando è stata definita ufficialmente la totale amnestia.

Mann dovrà lasciare il paese in 24 ore e sarà bandito per sempre dalla Guinea.

Mann e i suoi complici avevano organizzato un gruppo di 60 persone circa che nel marzo del 2004 avevano programmato di mettere sotto controllo il paese rimpiazzando il presidente Teodoro Obiang Nguema con Severo Moto, un il leader oppositore che viveva in esilio a Madrid.

Il colpo fallì, comunque Mann e i suoi uomini furono arrestati nell’aeroporto di Harare nello Zimbabwe, poi fu estradato nella Guinea Equatoriale.

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Le Monde si occupa dell’ultima decisione del Senato che oggi, martedì 3 novembre, ha deciso di togliere l’immunità parlamentare al senatore della Polinesia francese Gaston Flosse, protagonista di un affare di corruzione a Thaiti.

Flosse, 78enne, è stato il vecchio presidente dell’Assemblea della Polinesia francese. E’ accusato di aver beneficiato per dieci anni di pagamenti dell’Ufficio delle poste e delle telecomunicazioni.

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El Pais, infine, si occupa di economia. Secondo gli ultimi dati riferiti da Bruxelles, si legge nell’articolo di apertura, la crisi non è ancora finita.

La Commissione europea infatti avrebbe previsto che l’economia spagnola anche se registrerà una contrazione migliore nel 2009, non migliorerà di molto durante il 2010.

Prima del 2011 quindi la crisi rimarrà.

A differenza di Germania, Francia e Italia che già sono usciti dalla recessione, per la Spagna si dovrà attendere almeno il terzo trimestre del 2010.

3 novembre, 2009 - 12.15