“Se c’è una persona che per cultura ed impegno politico, non c’entra niente con la mafia, questo sono io. Se c’è un partito che in questi anni più si è distinto nel contrastare la criminalità organizzata, questo partito è stato Forza Italia ed oggi Il popolo della Libertà. Se c’è un governo che più di tutti ha lottato contro la mafia, questo è il mio governo”. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si difende così dalle accuse di essere coinvolto nei processi per le stragi di mafia.
“Questo – prosegue il premier – è il terreno civile e politico sul quale intendo anche contrastare la campagna di stampa del gruppo ‘La Repubblica-Espresso’ che chiamerò a rispondere, sul piano penale e civile, dei danni arrecati alla dignità della mia persona, della mia famiglia e dall’azienda Fininvest”.
Interviene sul tema e sulle rivelazioni del pentito Spatuzza anche Marcello Dall’Utri, imputato a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. “Sicuramente si tratta di assolute falsità. Non mi aspetto nulla dalle procure. Mi aspetto che si acclari la verità”. Intervistato da Lucia Annunziata nel corso della trasmissione “in Mezz’ora” Dell’Utri dice che le accuse di cui i giornali hanno parlato “colpiscono e quindi mi aspetto e potrebbero fiaccare qualsiasi persona”.
L’edizione odierna di Libero ribadisce che Berlusconi è indagato, e non solo a Firenze (nonostante la smentita della procura) ma anche a Palermo dove, scrive Belpietro, “a differenza dei colleghi toscani, il procuratore Ingroia non ha neppure fatto lo sforzo di negare”.