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“Preoccupante il divario Nord-Sud”

<p>Mario Draghi</p>

Mario Draghi

 

“Divario preoccupante tra Nord e Sud”.

A lanciare l’allarme è il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, al convengo “Il mezzogiorno e la politica economica dell’Italia”.

Draghi ha parlato di “scarti allarmanti” tra il meridione rispetto al settentrione, soprattutto in materia di istruzione, giustizia civile, assistenza sociale, trasporti e Sanità.

“Grava su ampie parti del nostro Sud il peso della criminalità organizzata – ha detto Draghi nell’intervento di apertura -. Essa infiltra le pubbliche amministrazioni, inquina la fiducia fra i cittadini, ostacola il funzionamento del libero mercato concorrenziale, accresce i costi della vita economica e civile”.

Un divario che non suona certo nuovo, ma che, nell’ultimo anno, si è aggravato notevolmente.
“Nel 2008 – afferma Draghi – la contrazione del pil meridionale è stata più severa di quella del centro nord: -1,4 per cento contro -0,9 per cento. Nel secondo trimestre del 2009 l’occupazione è calata nel mezzogiorno del 4,1% rispetto all’anno precedente, mentre el centro nord è scesa dello 0,6 per cento. Il divario riflette anche la minore tutela offerta in concreto dalla cassa integrazione guadagni al sud a causa della differente struttura produttiva. Il mezzogiorno sconta la debolezza della sua economia”.

La ricetta di Draghi per combattere gli “scarti allarmanti” è semplice e si chiama investimento.
“Si deve puntare a migliorare la qualità dei servizi forniti da ciascuna scuola, da ciascun ospedale e tribunale, da ciascun ente amministrativo o di produzione di servizi di trasporto o di gestione di rifiuti”, ha concluso il governatore.