Il numero degli italiani residenti all’estero è all’incirca pari a quello dei cittadini stranieri residenti in Italia, anche se questa parità è destinata a finire perché negli ultimi anni gli immigrati in Italia sono aumentanti vertiginosamente.
E’ quanto emerge dalla quarta edizione del “Rapporto italiani nel mondo”, presentato a Roma dalla Fondazione Migrantes.
Gli italiani all’estero sono 3.915.767. Un numero in continua crescita grazie alle partenze dall’Italia.
I cittadini stranieri residenti in Italia, invece, sono oggi 3.891.295. La maggior parte degli italiani che risiedono all’estero sono donne (47,6% 1.864.120), mentre i continenti più rappresentati sono l’Europa, dove vive il 55,8%, l’America (38,8%) e l’Oceania (3,2%).
I paesi dove troviamo più italiani sono la Germania, l’Argentina e la Svizzera, invece gli Stati Uniti sono solo solo settimi, dietro a Francia, Brasile e Belgio.
Il 54,8% degli italiani all’estero è di origine meridionale, un milione e 400mila del sud e quasi 800 milioni delle Isole.
La città italiana che vanta più immigrati però non è del sud ma Roma, con 263.210 cittadini, seguita da Agrigento, Cosenza, Salerno e Napoli per trovare la prima città del nord dobbiamo scendere al decimo posto occupato da Milano.
Gli italiani che emigrano oggi sono meno numerosi rispetto al passato (circa 40 mila l’anno), ma sono rappresentati da persone con una preparazione elevata, quindi si parla di salasso di laureati un fenomeno che non fa distinzione tra Nord e Sud.
Il numero di studenti universitari che fanno il loro percorso di studi all’estero è molto alto. La nazione che ospita più studenti è la Germania con 7.457 studenti, seguita da Austria e Gran Bretagna, entrambe a quota 6mila, e da Francia e Svizzera (3mila).
Per quanto riguarda infine la popolazione di origine italiana emigrata all’ estero il numero è molto elevato 60 milioni, secondo una stima del Ministero degli Affari Esteri del 2000, è presente prevalentemente in America Latina, dove risiede il 68%.
Il 28% si trova in Nord America, il 3,5% in Europa e lo 0,5% in Australia.