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Viterbo - Il ministro delle Politiche agricole fa sapere dalla Prefettura di aver allertato i commissari Ue

“Stop all’invasione delle nocciole turche”

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Allarme invasione nocciole turche, Zaia corre ai ripari.

Una richiesta di attivazione della clausole di salvaguardia contro le importazioni illegali di nocciole è stata inoltrata alla Commissione Europea dal ministro delle Politiche agricole Luca Zaia.

A darne notizia è la prefettura di Viterbo.

E’ qui, infatti, che si concentra la maggior parte della produzione italiana di questo frutto.

Zaia ha personalmente chiesto ai commissari Ue di sincerarsi che il governo turco eserciti un commercio leale del frutto.

Attualmente, infatti, ad Ankara i coltivatori di nocciole beneficiano di un contributo statale di 700 euro per ogni ettaro di noccioleto.

In Italia, invece, la conduzione di un ettaro di noccioleto costa tra i 2,5 e i 3 mila euro. Una spesa che sono gli agricoltori a dover coprire completamente.

Il pericolo è che i turchi, che con il contributo statale possono pagare l’intero costo della lavorazione, potranno abbassare ulteriormente il prezzo delle nocciole e invadere i mercati mondiali. ha recentemente concesso ai propri nocciolicoltori un contributo statale pari a 700 euro per ogni ettaro di noccioleto.

E non è finita. L’esportazione del prodotto potrebbe essere favorita dalla decisione, non ancora esecutiva, da parte dell’Ue di raddoppiare il limite massimo di aflatossine, una sostanza cancerogena contenuta nelle nocciole.

Il ministro Zaia ha già annunciato di non condividere il provvedimento e di volerlo impugnare davanti alla Corte di giustizia europea.

Per ora, come la Prefettura di Viterbo ha fatto sapere, il ministro di Viterbo “ha impartito disposizioni per l’attivazione di ogni controllo utile a impedire l’accesso sul territorio nazionale di prodotti alimentari potenzialmente pericolosi per la salute umana”.

14 novembre, 2009 - 18.46