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Politica -Bersani si scaglia contro il premier senza nemmeno nominarlo

“Basta con il populismo”

<p> Pierluigi Bersani</p>

Pierluigi Bersani

“Non abbiamo niente da guadagnare da un modello di democrazia populista dove c’è un miliardario che suona il piffero e tutti i poveracci che gli vanno dietro”.

Pier Luigi Bersani senza mai nominare Berlusconi, vi si riferisce in molti passaggi in maniera implicita in difesa appassionata dei valori della Costituzione.

“Non penso che abbiamo davanti il rischio di un fascismo in camicia nera, ma ci sono nuovi modi per tradire i valori di libertà, uguaglianza e dignità che furono affermati allora”, sostiene Bersani in un altro passaggio del suo discorso.

Bersani indica anche la strategia da percorrere per fare fronte contro gli attacchi: “Noi che abbiamo a cuore i valori della Costituzione cerchiamo che nel paese, su piano politico e culturale, si determinino schieramenti ampi, con una visione ampia che richiami alla fedeltà di quei principi un vasto arco di cittadini. Non diamo per scontato che la metà dell’Italia non la pensi così”.

Il leader del Pd conferma inoltre la possibilità di una convergenza ampia nel paese per lavorare ad una alternativa di governo.

“Non è vero che abbiamo la crisi alle spalle e non è vero nemmeno che stiamo meglio degli altri. Questa maledetta crisi ci deve dare un insegnamento, cioè che la società e l’economia devono darsi la mano; non puoi avere sviluppo economico se speri che arricchendo al massimo il 10% della popolazione questo tiri tutto il treno”.

Intanto, il Pd ha fatto sapere di essere soddisfatto dell’iniziativa “1000 piazze”, lanciata venerdì e sabato scorso. Questi i numeri della due giorni di mobilitazione, secondo i democratici: “Milleduecento iniziative in tutt’Italia organizzate dai circoli del Pd, con gazebo, volantinaggio e presidi davanti ai luoghi di lavoro e di studio, in particolare davanti alle università, alle fabbriche, ai mercati e agli ospedali; 15mila i volontari che hanno reso possibile l’evento; numerosi i parlamentari del Pd e i dirigenti locali presenti nelle piazze italiane e tre milioni le brochure distribuite con le proposte del partito su lavoro, sanità, scuola e sicurezza”.

13 dicembre, 2009 - 18.31