Processo d’appello per Dell’Utri, oggi è il giorno dei fratelli Graviano.
Al processo d’appello per il senatore Pdl Marcello dell’Utri, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa, oggi sono attese testimonianze dei fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, boss di Brancaccio condannati all’ergastolo per le stragi di mafia del ’93.
Per motivi di sicurezza, i due ergastolani pentiti, si collegheranno in videoconferenza con l’aula palermitana dai penitenziari dove sono detenuti al 41 bis, l’articolo di legge che consente il cosiddetto “carcere duro” contro i mafiosi.
I due boss sono stati indicati dal pentito Gaspare Spatuzza come la fonte di tutte le sue informazioni sul presunto coinvolgimento con ambienti mafiosi del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e di Dell’Utri.
In particolare, Spatuzza ha raccontato in aula che Giuseppe Graviano, durante un incontro nel gennaio del ’94, gli nominò Berlusconi e Dell’Utri come i referenti politici della cupola mafiosa nelle stragi di mafia del ’92-’93, l’attentato agli Uffizi di Firenze, le bombe a Roma e in via Palestro a Milano, il fallito attentato allo stadio Olimpico della capitale.
Bisognerà vedere però, se i due fratelli Graviano decideranno o meno di parlare. Nei mesi scorsi, sia Filippo sia Giuseppe Graviano hanno accettato il confronto con il pentito, loro ex killer di fiducia, davanti ai pm di Firenze.