Zingaretti si chiama fuori.
Il presidente della Provincia di Roma ha affermato di non vedere i presupposti per una sua eventuale candidatura alle elezioni regionali di marzo 2010. Dichiarazioni che hanno l’effetto di una doccia fredda su quanti, specie tra il Pd, lo immaginavano già alla guida della Regione Lazio.
“Non vedo le condizioni per la mia corsa”, ha detto il presidente della provincia di Roma, che invita il suo partito a giocare altre carte.
Intanto si susseguono i commenti su un’eventuale candidatura di Zingaretti e su una più probabile discesa in campo di Renata Polverini.
“Quella di Renata Polverini – dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno – è una candidatura di rinnovamento, mentre le altre, anche quella di Zingaretti, rappresentano una continuità rispetto al passato”.
Di opinione diametralmente opposta Alessio D’Amato, consigliere regionale del Pd, che in una nota ha dichiarato che “il centrosinistra oggi ha tutte le carte in regola per costruire una nuova alleanza programmatica per vincere le regionali, a condizione che prevalga la buona politica fatta di responsabilità ed innovazione. È un errore sciupare questa occasione per vecchi balletti incomprensibili agli elettori, soprattutto dopo i primi atti della Polverini che richiamano ad un film già visto e rappresenta la politica del passato”.