Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Reggio Calabria - Bomba in tribunale - I sospetti del procuratore generale

Di Liandro: “Un attentato della criminalità”

<p>Polizia</p>

Polizia

Bomba esplode davanti alla procura di Reggio Calabria.

L’esplosione è avvenuta alla 5 di questa mattina. Nessuna persona è rimasta coinvolta. E’ rimasto danneggiato soltanto il portone del tribunale, che si trova accanto all’ingresso della procura generale.

Fortunatamente non c’erano passanti in quel momento. Se così fosse stato, il bilancio dell’attentato sarebbe stato molto più pesante. Tragico.
Quanto alle ipotesi su chi possa aver piazzato l’ordigno, sono attualmente in corso le indagini da parte dei carabinieri di Reggio Calabria e della questura.

Secondo il procuratore generale Salvatore Di Landro si tratterebbe di un attentato diretto dalla criminalità organizzata. Una supposizione suggeritagli dalle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso che circondano la procura, nelle quali si vedono due persone a bordo di un motorino con il volto coperto da un casco che posizionano l’ordigno e poi fuggono.

L’ordigno, ad alto potenziale, era costituito da una bombola di gas e materiale esplosivo, innescato da una miccia.

L’episodio non è isolato. Nella giornata di oggi, 3 gennaio, a Reggio sono stati registrati altri due attentati dinamitardi che, seppur di minore entità, destano preoccupazione nelle forze dell’ordine reggine, che ipotizzano un collegamento tra le varie esplosioni.

In via Trapezi è deflagrato un ordigno posizionato su una Fiat Punto.

Un’altra bomba è esplosa in via Italia in mattinata nei pressi di una pescheria. In questo caso l’ordigno era costituito da una tanica di benzina da cinque litri contenente polvere nera e tritolo. La deflagrazione ha causato gravi danni all’esercizio. In entrambi i casi indagano i poliziotti della questura di Reggio Calabria.

3 gennaio, 2010 - 18.08