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Sequestrati oltre 200 chili di botti illegali

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Continuano incessanti i controlli della Polizia per assicurare un capodanno tranquillo e in due distinti interventi è stato sequestrato un ingente quantitativo di botti illegali nella zona partenopea.

Gli agenti del Commissariato di Polizia “Giugliano-Villaricca”, hanno sequestrato, nella serata di ieri, 334 bombe carta, del tipo cipolle e rendini.

I micidiali ordigni, tutti nella disponibilità di un pluripregiudicato di 44 anni, abitante in località Casacelle, a Giugliano, sono stati rinvenuti e sequestrati dai poliziotti all’interno di un giardino. I poliziotti hanno denunciato l’uomo, in stato di libertà.

Anche gli agenti del Commissariato di Polizia “San Giuseppe Vesuviano” hanno sequestrato, nella giornata di ieri, circa 200 kg di botti appartenenti alla IV e V categoria, denunciando in stato di libertà 3 persone.

Uno dei tre di 56 anni, nonostante il provvedimento dal Prefetto di Napoli, che gli aveva sospeso la licenza per la vendita di materiale pirico appartenente alla IV e V categoria, custodiva illegalmente, nel suo negozio, l’ingente quantitativo di materiale esplodente.

I poliziotti, all’atto del controllo, hanno sorpreso anche 2 persone mentre erano intente all’acquisto dei botti.
Gli agenti hanno denunciato, in stato di libertà, sia il venditore che gli acquirenti.

Ricordiamo che i fuochi d’artificio della IV categoria sono tra i più pericolosi, sono per lo più professionali e comunque vendibili solo presso esercizi appositamente autorizzati dal Prefetto (mai ambulanti) a persone munite di specifiche licenze di polizia (porto d’armi, nulla osta all’acquisto). Il loro possesso deve essere denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza e per spararli occorre comunque un’autorizzazione di polizia.

Quelli della V categoria, gruppo C sono vendibili solo presso esercizi appositamente autorizzati (mai ambulanti) a persone maggiori di anni 18 che esibiscano un documento di riconoscimento al venditore, che ne annota gli estremi sul registro di polizia. Il loro possesso deve essere denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza e sono utilizzabili solo con le autorizzazioni previste dalla Legge (art. 57 TULPS).