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Haiti -Incertezza per la sorte degli italiani presenti sull'isola

Terremoto, si parla di 500mila morti

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A più di 24 ore dal violento terremoto che ha colpito Port-au-Prince, la situazione nella capitale haitiana rimane caotica.
Proseguono i lavori delle squadre di soccorso che si trovano sul posto e inizia a muoversi la macchina degli aiuti internazionali. Resta, però, incerto il bilancio delle vittime.

La mancanza di comunicazioni e di infrastrutture efficaci, soprattutto sanitarie e idriche, fa infatti temere che con il passare delle ore il numero dei morti possa raggiungere l’ordine delle centinaia di migliaia.

“Ci sono 500mila vittime”, ha affermato Youri Latortue, senatore haitiano, basando la sua stima sui danni provocati dal terremoto; in precedenza il premier Jean-Max Bellerive aveva parlato di oltre centomila morti.

Dai dati diffusi dalla Croce Rossa Internazionale ha stimato che il terremoto abbia colpito circa un terzo della popolazione della capitale, circa 600mila persone.

Al momento sarebbero ancora migliaia di persone sotto le macerie e decine di migliaia di feriti lasciati senza soccorsi; si teme anche per gli undicimila uomini della missione Onu, la Minustah, che garantisce l’ordine nel tormentato Paese.

Sono sedici i morti accertati fra i funzionari dell’Onu e una cinquantina di feriti di cui alcuni in gravi condizioni: a questi vanno però aggiunti circa 150 dispersi. Inoltre, si contano oltre una ventina di morti fra i Caschi Blu: undici militari brasiliani, otto cinesi e tre giordani.

14 gennaio, 2010 - 11.05