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Omicidio Rizzello, nessuna pista femminile

<p>La madre di Marcella Rizzello</p>

La madre di Marcella Rizzello

Omicidio Rizzello, nessuna pista femminile. Proseguono le indagini per risalire all’assassino di Marcella Rizzello, la trentenne di Civita Castellana barbaramente accoltellata il 3 febbraio, in casa.

Gli inquirenti stanno cercando di catalogare la sterminata mole di informazioni e dati raccolti, a seguito dei numerosi interrogatori e dei sopralluoghi nella villetta di via dei Latini. L’ultimo si è svolto nel pomeriggio di venerdì, ma i risultati degli accertamenti sono ancora top secret.

Quello che, al momento, sembra appurato è che i carabinieri di Civita Castellana, che lavorano sul caso insieme al nucleo operativo del colonnello Marco Bianchi, non sarebbero concentrati su un’unica pista. Le ipotesi al vaglio degli investigatori sarebbero più di una e, attualmente, non ci sarebbero ancora le condizioni per stabilire il sesso dell’omicida.

La stampa locale, nei giorni scorsi, ha parlato di una fantomatica “amica di Marcella”, responsabile, in prima persona, del delitto. O che, con la complicità di qualcuno, avrebbe aggredito Marcella, per poi ucciderla. Una ricostruzione che però, almeno per ora, non è confermata dagli inquirenti.

Non corrisponderebbe al vero neppure quanto riportato da un articolo del Messaggero di qualche giorno fa.

Nel quale si parlava del sequestro, da parte dei carabinieri, di settanta paia di scarpe, appartenenti alle persone fino ad oggi interrogate.

In realtà, stando a quanto riferito dagli investigatori, sarebbero state “acquisite informalmente” soltanto le calzature di proprietà di alcuni parenti di Marcella, per analizzare eventuali tracce sulla suola.

La vera svolta delle indagini potrebbe arrivare con i risultati dell’autopsia e dei rilievi eseguiti nella villetta di Marcella. Dati che, secondo indiscrezioni, sarebbero già stati consegnati dal Racis ai carabinieri.