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Inchiesta G8 - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in una lettera al presidente della provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane

“Sono turbato”

<p> Gianni Letta</p>

Gianni Letta

“Tante cose sentite e viste in questi giorni hanno turbato anche me. Come tutti quelli che nei giorni del terremoto hanno sentito lacerarsi qualcosa dentro e hanno perso per un bel pezzo la capacità di sorridere e, ancor più, di ridere.

Nel frattempo, non nascondo la preoccupazione che questa vicenda sia scoppiata proprio nel corso di un periodo particolare, che certamente rischia di appannare la serenità del dibattito che pure è giusto intorno a vicende così drammatiche”.

A scriverlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta in una lettera in cui ripsonde alla missiva che il presidente della provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, gli aveva inviato il 17 febbraio.

“Le leggi e le norme di protezione civile sono fatte per servire la popolazione del Paese con la massima celerità in eventi eccezionali – continua nella lettera -, ma, soprattutto, drammatici, realizzando nei casi di sciagure naturali, in tempi rapidissimi le abitazioni e le altre strutture provvisorie necessarie al superamento dignitoso della fase emergenziale.
E’ un sistema che il mondo ci ammira per la sua efficienza e che in Abruzzo ha prodotto tangibili risultati, dei quali si deve dare atto”.


19 febbraio, 2010 - 10.47