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“Correzione dei conti entro il 2011″

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“La ripresa economica nell’area euro prosegue, ma in modo discontinuo e con ritmi modesti. I Paesi devono fare di più. Devono attuare le misure di risanamento dei conti pubblici entro il 2011 e spingersi ben oltre il requisito minimo di correzione annua fissato nel patto di stabilità e crescita allo 0,5 per cento del Pil”.

E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce.
“Servono sforzi di risanamento ambiziosi – si legge nella nota – fondati su interventi strutturali credibili e definiti, con una particolare attenzione alle riforme della spesa. Gli interventi devono essere forti, immediati e risoluti”.

Per l’istituto di Francoforte, in questo quadro che vede “un brusco deterioramento del rapporto spesa pubblica/Pil e una elevata pressione fiscale, un ruolo chiave nel processo di risanamento dei conti pubblici, lo dovrà giocare la riforma della spesa”.

Si accrescerà così la probabilità di ridurre il disavanzo, si creeranno i presupposti per affrontare le pressioni previste sulla spesa derivanti dall’invecchiamento della popolazione e, nel tempo, si contribuirà a moderare l’onere fiscale e a sostenere la crescita potenziale”.

Allo stato delle cose, rileva la Banca centrale , la ripresa economica nell’area euro va avanti, ma appare destinata a procedere in maniera “discontinua”, e con ritmi di crescita “modesti” in un contesto “caratterizzato da perdurante incertezza”.
L’inflazione resterà contenuta e in questo contesto “l’attuale livello dei tassi continua a essere adeguato.