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Roma -Un corteo contro la privatizzazione delle risorse idriche

In 100mila per difendere l’acqua pubblica

Ieri in piazza a Roma non c’era solo il Pdl. A sfilare infatti sono stati anche i difensori dell’acqua pubblica.

Il corteo  è partito da piazza della Repubblica ed è giunto fino a piazza Navona. Sindaci, rappresentanti di enti locali, comitati (tra i quali i ‘no Tav’ e i ‘no ponte’) e partiti (Idv, Verdi, Sel) si sono ritrovati, assieme ad associazioni ecologiste (Wwf, Legambiente e Forum ambientalista), movimenti come il popolo viola e cittadinanza, alla manifestazione contro la gestione ai privati delle risorse idriche e, nello specifico, contro quei provvedimenti che la prevedono.

Un movimento spontaneo e pacifico composto da 100mila persone deciso a dire “No” alla mercificazione dell’acqua. “L’attuale governo, approvando il decreto Ronchi, ha impresso un ulteriore pesante accelerazione a un tipo di leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali” scrivono le associazioni del Forum.

La rivolta è partita dal basso ed è ormai rappresentata da molte giunte e rappresentanze trasversali. Da questa manifestazione, ampiamente riuscita, è partito il progetto per la raccolta di firme che dal prossimo aprile fino a luglio cercherà di raggiungerne circa 700mila, ben oltre le 500mila necessarie per realizzare il referendum abrogativo di 3 punti visibile sul sito del forum: www.acquabenecomune.org, proprio per dare più forza alla campagna in atto.

Secondo associazioni partecipanti alla manifestazione, alla raccolta firme per il referendum verranno agganciate altre tematiche di carattere nazionale, come per esempio il nucleare.

21 marzo, 2010 - 16.56