Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Cronaca -Il ministro Alfano: "Un ottomo lavoro"

Mafia, 19 fermi a Trapani

<p>Polizia</p>

Polizia

Diciannove persone accusate di aver favorito la latitanza del presunto numero uno di Cosa nostra Matteo Messina Denaro.

Sono state fermate a Trapani. Secondo gli inquirenti le diciannove persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e trasferimento fraudolento di società e valori, avrebbero gestito, ricevuto e recapitato la corrispondenza del boss di Castelvetrano.

Soddisfazione è stata espressa dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che ha parlato di un “colpo durissimo inferto alla mafia siciliana”,.

Le indagini, iniziate nel 2007, hanno ricostruito il reticolo dei rapporti personali riferibili a Matteo Messina Denaro, latitante dal 2 giugno 1993 e ritenuto, dopo l’arresto di Bernardo Provenzano e Salvatore e Sandro Lo Piccolo, al vertice della mafia siciliana.

I fermi, disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nell’ambito dell’operazione “Golem 2″ sono stati eseguiti da uomini del Servizio centrale operativo e delle squadre mobili di Palermo e Trapani.

Complessivamente, spiega la nota, gli uomini della polizia impiegati nella zona di Castelvetrano sono stati più di 200.

15 marzo, 2010 - 14.05