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Politica - Vittorio Sgarbi sul rinvio del voto dopo la riammissione della sua lista

“Non spostare le elezioni è fascista”

<br /> Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

“Non spostare le elezioni è fascista”.

Così Vittorio Sgarbi ha motivato la sua richiesta di far slittare il voto del Lazio di quindici giorni.
“Io posso attestare che cinque ragazze in venti minuti contano e misurano la correttezza di 2.117 certificati. Il Tar ci ha messo venti giorni e io pretendo che mi vengano restituiti e se non lo fanno è fascismo”, ha detto Sgarbi.

Il Consiglio di Stato dovrà anche decidere sulla riammissione della lista del Pdl a Roma.
Oggi infatti nuova udienza di fronte ai giudici della quinta sezione di palazzo Spada, per i ricorsi legati alle prossime elezioni regionali.

Il punto prinipale resta quello della lista Pdl, respinto già a più riprese da tribunale, Corte d’appello e Tar. Anche il Consiglio di Stato ha già esaminato una volta l’istanza del centrodestra, sabato scorso, giudicandola “improcedibile”, perché la richiesta era quella di ripresentare la lista, possibilità che era già stata concessa grazie all’applicazione del decreto salva-liste.

Il Consiglio di Stato non ha espresso alcuna valutazione sull’applicabilità del decreto salva-liste, prendendo solo atto che per il momento era già stato applicato.

20 marzo, 2010 - 10.27