Nicolas Sarkozy
E’ il ritorno della gauche plurielle.
E’ stata l’alleanza fra socialisti e verdi (Europa Ecologie, ben al 18 per cento) a dare alla sinistra francese unita un totale del 53,85 per cento dei voti, al secondo turno delle regionali.
Un dato essenziale, più delle 21 regioni su 22 conquistate in Francia metropolitana (la gauche già ne governava venti, ha conquistato anche la Corsica mentre l’Alsazia è l’unica roccaforte rimasta al centrodestra).
Lo sconfitta è pesante per il presidente francese Nicolas Sarkozy, che vede il suo Ump arenato al 35,53 per cento.
E il suo primo ministro Fillon, che questa mattina presto sarà ricevuto all’Eliseo, ha parlato di un “risultato deludente”.
Al di là del governo delle regioni la valenza di questo voto è politica: è l’ultima consultazione prima delle presidenziali del 2012. Segno che alla corsa per l’Eliseo la sinistra evidentemente vuole andare unita.
Sarkozy è stato penalizzato da un forte astensionismo, che al secondo turno è stato del 48,8 per cento (contro il 53,6 per cento della prima tornata elettorale) e dalla presenza al secondo turno in dodici regioni anche dell’estrema destra del Fronte nazionale con cui l’Ump non può allearsi per antica tradizione democratica.
Il Fronte ha comunque preso il 9,26 per cento a livello nazionale, con picchi del 22 per cento nel nord. Sarkozy paga lo scotto della crisi economica, di un riformismo a tutti i costi percepito a volte come esagerato e di un’eccessiva presenza sulle pagine dei tabloid.