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Pdl a Roma fuori dalle elezioni

<p> Vittorio Sgarbi</p>

Vittorio Sgarbi

No alla lista Pdl di Roma. La Regione Lazio ha respinto la richiesta di Sgarbi di rinviare le elezioni.

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato dal Pdl contro la mancata ammissione della lista provinciale che a questo punto è esclusa dalle prossime elezioni regionali.

Il Pdl avevano fatto ricorso dopo l’ordinanza emessa dal Tar del Lazio, con la quale i giudici amministrativi avevano respinto la richiesta di sospendere il provvedimento di mancata ammissione alla competizione elettorale della lista Pdl provinciale di Roma.

La lista del Pdl era stata ripresentata lo scorso 8 marzo a seguito del decreto legge interpretativo.

La Regione Lazio, intanto, dice no al rinvio elezioni, chiesto da Sgarbi.

E quindi si vota il 28 e 29 marzo.

La Regione Lazio ha infatti respinto la richiesta avanzata da Vittorio Sgarbi di rinviare le elezioni regionali sulla base dell’applicazione del decreto salvaliste.

Secondo i funzionari della Regione  infatti riducendo i giorni di campagna elettorale garantiti da 15 a 6, proprio il decreto le salva liste  consente di fare rientrare l’ammissione della lista Rete Liberal Sgarbi nei tempi consentiti.

Furioso il commento di Sgarbi.

“Non applicano le regole. E’ il fascismo globale. Sono dei mascalzoni e delinquenti peggio dei comunisti – ha inveito  Sgarbi – vanno presi a calci nel culo, sono anche dei pedofili. Con questo hanno deciso di perdere le elezioni, hanno dato la vittoria al centrodestra”.